lunedì 22 dicembre 2008

Apprendimento on-line


L'e-learning non ha rivoluzionato l'istuzione ma il mezzo con cui impartirla. L'aquisizione della cosapevolezza rende l'appprndimento accessibile ad un numero maggiore di studenti. Per scoprir come è nato l'e -lerning vistate: http://laformazionevale.blogspot.com/


L'apprndimento on-line è caratterizzato da ue modalità: lo spazio e il tempo che aquisiscono una dimensione diversa. Lo spazio non è più l'aula ma la rete in cui ci si può collegare in qualsiasi momento e per un tempo indefinito. Il modello di apprenimento n-line può avere modalità sincronoma od acromica, può diventare anche di tipo cooperativo e socialmente condiviso, fonte i integrazione di problemi autentici che vanno a cheare un perfetto contributo tra saper fare formazione e saper formare. Questo mezzo può essere molto utile per integrare l'apprendimento. Esso può essere dedicato a persone che vivono in luoghi lontani o hanno degli handicap. I maggiori punti di forza son la flessibilità (l'utente può collegarsi in qualsiasi momento), dà il tempo di riflettere (lo stuente riflette su quanto appreso e ne riflette con i suoi compagni), l' apprendimento è situazionale (lo studente può facilmente integrare le sue idee che vengono discusse ) e, vi è un rispetto dei costi rispetto ai mazzi tradizionali.Il tutor o e-moderator può essere descritto come una figura specializzata nella modalità di mediare on-line ed esercita un ruolo fondamentale per l'apprendimento, facilitandolo e conducendolo.

sabato 20 dicembre 2008

Lo psicodramma


Creato da Moreno lo psicodramma analizza l'agire umano unito a gesti, costumi e posture che prevedono i movimenti ma anche pensiero e mente espressioni di comunicazione più incisivi del racconto e dell'azione verbale. Queata tecnica usa la dimensione ludica poichè considerato l'aspetto che accompagna l'uomo lungo tutta la sua vita. Moreno recuperò il significato e il valore del gioco e gli attribuì una grande importanza per la riflession, per la relazione emotiva e per il ruolo sociale dando maggiore attenzione ai disagi sociali e alla psicopatologia.Lo psicodramma è un gioco espressivo che attraverso la messa in scena da parte del gruppo di un avvenimento accaduto a un suo componente o ipotetico e attraverso cui vi è uno sviluppo della conoscenza di sè, dei ruoli, delle relazioni interpersonali aumentando il potere creativo. Come processo tecnico lo psicodramma non è strettamente un processo psicologico può essere considerato come tecnica espressiva. Per analizzare il psicodramma bisogna analizzare le sue componenti come :la modalià di comunicazione, gli elementi di analisi dei ruoli e funzioni sociali, scopert di potenziali talenti. Nello psicodramma sono fondamentali e necessari elementi che ne stabiliscono i significati e gli obiettivi.
Lo psicodramma è:
-un gioco ed una promozione della vita culturale,per farlo è necessario fissare il luogo in cui attuare la pratica, la durata, i turn. Dentro gli spazi del gioco, anche se improvvisato, regolato da un ordine propio ogni minima deviazione può minare il successo rovinando il progetto o valorizzarlo facendogli percorrere un processo alternativo. Usando la simulazione viene a svelarsi una situazione di realtà che stà dietro e per questo ogni "gioico" deve essere preso serimante.Il gioco distribuisce e raccoglie contatti e relazioni ed pur partendo da una situazione di realtà, ha contribuito ad aprire una parte del mondo immaginativo e rovesciare le emozioni, passando dalla ensione al suo scioglimento.
-espressività che ogni rappresntazione teatrale deve avere ed ha il compito di stravolgere lo spettatore in un processo di identificazionbe per contrasto iconoscendo e liberando un'insieme di emozioni che accomuna il genere umano. L'espressività è la capacità di esternare un moto interiore dandoli una forma visibile (attraverso movimenti) ed uditiva (attraverso la descrizione parlata).
-scena poichè ogni azione si manifesta ed è compresa entro uno spazio scenico. Nella rappresentazine si stabilisce all'inizio dell'incontro le aree di rappresentazionie gli oggetti che si useranno.
-gruppale poichè ogni gruppo è una micro-organizzazione che si regge attraverso la distribuzione dei ruoli, le funzioni e gli obiettivi che sviluppano ed delimiano le relazioni.Ciò che caratterizza questa tecnica è la centralità dell'individuo nella relazione inerpersonale, che permette di esplorare i limiti, le capacità, la voglia di essere protagonisti e di esporsi di persona. Nel condurre il gruppo è importante conoscerne la sua strutura, mettere a fuoco le trame e i rapporti.
-sviluppo della conoscenza di sè poichèdalla scena possono emergere emozioni forti e attraverso il gioco possono esprimere i loro desideri, quello che vorrebbero fare e quello che devono essere. Il compito del conduttore è di portare a consapevolezza sia le conseguenze sia le divergenze dell'azione che la persona fà con le sue parole
-conoscenza dei ruoli e delle relazioni poichè l'individuo interagisce su più piani.
Fasi che caratterizzano lo psicodramma:
1)Il riscaldamento:in cui vengono coinvolti tutti i partecipanti e in cui alcuni conduttori usano i giochi più complicati. Qusta fase è di breve durata ed seguita da un breve commento . In essa possono già essere presenti alcuni problemi di ruolo o relazione.
2)L'azione:è il cuore dello psicodramma ed stimolo di un evento del gruppo. Non è rivolto solo a chiha segnalato il disagio ma anche agli altri
3)Il dibatiti conclusivo: durante il quale insieme al conduttore si tirano le fila del lavoro e di ciò che è accaduto.


Vi possono essere giornate o weekend di lavoro con la tecnica dello psicodramma in questo caso viene formulato un programma con temi da sviluppare e con pause tra un incontro è l'altro.
Vi sono quattro tecniche possibili da usare con lo psicodramma:
- l'inversione dei ruoli
- il doppio (il conduttoe verbalizza la sensazione del personaggio)
- lo specchio (individui a coppie che imitano a turno i mvimenti dell'altro) - il soliloquio (personaggio inventato dà voce a quello che prova durante
l'azione stessa).

mercoledì 17 dicembre 2008

Teambulding


Il team sono formati da persone che lavorano insieme, hanno carattere multidisciplinare superando le suddivisioni organizzative. Esso è caratterizzato da un'insieme limitato di persone legate dal senso di appartenenza, impegnandole nel conseguimento di obiettivi scelti o assegnati e ruoli dichiarati e condivisi. Il Team Leader è coluiche deve contribuire a fondere l'identità del team e sviluppa il senso di apprendimento. L'obiettivo principale del team è la partecipazione dei membri ed esso passa dal non essere formato ad esseremauro. Nell'operazione del teambulding si richiede ai suoi componenti di rispettare alcune regole come l'essere puntuali ed essere collaborativi poichè sono necessarie per attuare questo processo. Questo intervento si situa nella logica dello sviluppo delle oganizzazioni e siamo davanti a una serie di interventi mirati alla crescita sia di squadra singola si all'interno dell'organizzazione. Esso è un gruppo chè ha come obiettivo il miglioramento dell'efficacia ed efficienza delle squadre e gruppi, deve avere una metodologia chiara e trasparente e l'operazione del team deve essere applicata correttamente. Eventi fondamentali per la costruzione di un team sono la sua costruzione, la sua operatività, la gestione,efficienza ed efficacia che lo contraddistinguono dagli alti team. Il team può essere composto da un numero di 8 a 12 persone e deve avere una serie di competenze e aspettative relative al compito da assumere e aspetti sociali che connotano la costruzione del rapporto con gli altri.
Le 5 fasi del team:
-forming
-storming
-norming
-performing
-adjouring
Il processo de teambulding è particolare e di facile organizzazione utilizza molti metodi tra cui il role playng, il modelling e la simulazione. Il compito del leader è di attuare una buona conduzione e impostazione del metodo attraverso la programmazione, la preparazione e l'azione di verifica.

Gestione del gruppo

L'importanza della gestione del gruppo è come gestirlo sono fondamentali per un formatore trovo che la risposta sia data da una mia collega a questo collegamento http://formroom.blogspot.com/2008/12/la-gestione-di-un-gruppo.html

lunedì 8 dicembre 2008

Il gruppo di lavoro e lavoro di gruppo


Il gruppo di lavoro nasce a seguitio della formazione di un gruppo, esso è caratterizzao da una pruralià di integrazioniche mutano la sua evoluzione attraverso la coesione (ovvero la condivisionedi regole lo stare insieme e il senso di uguaglianza),e il passaggio dall'interazione all'interdipendenza (la consapevolezza dei membri del gruppo e la dipendenza gli uni dagli altri con il fine di raggiungere uno scopo),necessari pechè un gruppo si trasformi in un gruppo di lavoro, nasce così la soddisfazione di far parte di un gruppo e,si determina,la onsapevolezza che ogni componente è una risorsa per l'altro. L'accettazione della dipendenza costituisce uno dei passaggi più critici per la formazione del gruppo e,ne detrmina i confini e i limiti. I vantaggi e i costi dell'integrazione,sono distribuiti tra tutti i componenti e soggetti coinvolti. Il gruppo di lavoro è un soggetto che ha possibilità di emergere e,di esprimerela propia esistenza. All'interno di un gruppo il conflitto, lo scontro e la discussione non sono necessariamente momenti negativi anzi, possono aiutare lo scambio di idee e la riflessione e attraverso essi esprimere una certa coesione. L' interazione tra i membri si sviluppa la collaborazione, la relazione di fiduciae infine il clima di rassicurazione reciproca. Il passaggio di un gruppo a un gruppo di lavoro è segnato da diverse manifestazini significative. All'interno del gruppo di lavoro è compreso il lavoro di gruppo ovvero,l'insieme delle azioni e dei processi di gruppo, esso è il metodo e la logica assunta dal gruppo ed è, espressione della sua azione complessa. All'interno del gruppo è importante conoscerealcuni fattori come gli obiettivi (che devono essere chiari e definiti), i compiti assunti, l'occupazione, l'organizzazine, il clima e la dinamica di gruppo. Molto inportante è che gli individui siano soggetti attivi.Vi è il bisogno di stabilire degli obiettivi nel gruppo e fini a cui tendere, un metodo, le regole, il clima e la comunicazione (il procasso interattivo e informativo che aiuta la creazone e formazione del gruppo),il ruolo (ovvero i comportamenti che ci si aspetta da chi occupa una posizione assegnatagli all'interno del gruppo) e la leaderschip(la quale interpreta l'esignza di crescita del gruppo). Un gruppo non lavora mai con un unico metodo ma con mlteplici metodi.

domenica 7 dicembre 2008

Si può disdire la formazione?


Il formatore durante il processo formativo e, dal momento che gli vien assegnato un progettodi formazione, deve valutare i bisogni formaivi valutando la committenza ovvero la persona che gli assegna il compito la quale è la prima con cui viene a contatto. Attraverso questa interazionesi rivelano i bisogni del contatto, cosa vuole ottenere e i bisogni dell'azienda.In questo processo vi sono il limite del consenso del committente e, l'attesa dell'efficacia che egli ha con cui il formatore deve fare i conti e, soddisfare. Egli deve ottenere il consenso senza farsi influenzare ma, usando un terreno neutrale su ci confrontarsi queato aiuta i soggetti a passare da una visione personale del probblema a una visione più ampia ed articolata.Deve saper capire imotivo profondi alla base della richiesta e, le possibilità e l'importanza che il committente attribuisce ad essa e, se la vede come funzione di innovamnto solo così infatti, può avvenire qualche cambiamento e, la formazione può avere successo.Un'altra componente milto importante da valutare è l'utenza.Questo è il secondo passo ed ha come obiettivo il rilevare i bisogni dal punto di vista dell'utente e, l'ottenimento del consenso da parte loro. Come per la committenza anche per l'utenza valgono alcuni vincoli come il fatto che essa deve avere un significato professionale, immediato e profondo. L'efficacia della formazione è sinonimo di trasformazione e rinnovo delle competenze ed è caratterizzato, da un propio patrimonio di esperienza.Altro elemento da considerare sono i risultati immediati alla fine dell'intervento, la ricerca, la motivazione individuale per l'apprendimento da parte dell'utente oltr ai i bisogni estrinsechi, sociali, personali ed estrinseche che egli ha. L'efficacia dell'intervento è condizionata dal consenso dell'azienda.Gli ultimi punti della progettazione riguardano la messa a punto dell'analisi diagnosticain cui si carca di rappresentare i risultati emersi dell'analisi dei bisogni effettuata dal punto di vista collettivo e, spesso, il punto di vista dell'utenza non coincide con quella del committente. La condivisione dell'analisi l'incontro delle parti gioca un ruolo fondamentale per l'accattazione del lavoro compiuto. Io mi chiedo pero se un formatore rileva bisogni successivi,che a primo impatto e a seguito della stipulazione di un contratto, non comparivano ma, che per lui sono fondamentali e che comunicati al committente egli si rifiuta in ogni maniera di affrontare il formatore, può recedere dai sui obblighi formativi senza alcuna conseguenza? E se in un lavoro di equipe un formatore rileva alcuni bisogni che i colleghi non hann rilevato ma, messi al corrente delle sue idee non le condividono la persona può rifiutarsi di coninuare la formazione se per lui quegli obiettivi sono necessari da soddisfare ed è inutile altrimenti continuare la formazione?Io a questo sinceramente non trovo risposta.

Formatore tutto si impara?


Il formatore è ua figura che deve essere capace di facilitare la discussione, creare il climadi lavoro e di gruppo, con termini verbali e non, saper incoraggiare i più timidi e frenare i più irruenti, è capace di rinviare domande quando lo ritiene necessario, ed sà ascoltare attivamente.Egli padroneggia le tecniche formative e, si impegna ad essere informato nelle nuove scoperte e tematiche riguardanti la formazione.Sà adeguare la formazione alle persone che ha davanti adeguare a loro agli argomenti, i tempi giusti ed inoltre, è capace di usare eventi attuali o di cronaca per intodurre un discorso che ritiene importante affrontare e, sà quando condividere un'esperienza della sua formazione per alleggrire il clima o per introdurre una tematica da affrontare.Il bravo formatore sà quando continuare a trattare l'argomento e quando concedere una pausa per riprendere l'attenzione nei momenti più leggeri.Possiede una buona capacità di dialettica e di coinvolgimento ed è capace di di semplificare gli argomenti affrontati quando lo ritiene necessario e, riportare il gruppo nella giusta direzione quando non lo è attraverso domande, frasi,suggerimenti.Io però mi chideo quali qualità il formatore deve avere in sè?quali impara con l'esperienza?se un formatore con il tempo impara a padroneggiare le tecniche formative può anche imparare a gestire le sue emozioni, la sua comunicazione non verbale e la postura o deve avere già una certa capacità di gestirle o una buona dialettica?insomma cosa si impara?cosa è necessario avere?Io su questo non trovo una risposta che mi convinca.

lunedì 24 novembre 2008

Benvenuti nella vita universitaria
Questo blog è stato creato per condividere quest'avventura con chi come mè c'è dentro fino alla punta delle scarpe